Raffaele Crovi - Biografia
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Biografia


Autobiografia (datata 1990) in terza persona

I luoghi della vita«Raffaele Crovi ha cominciato a scrivere (sonetti) a undici anni, nel 1945, per spirito di emulazione. In prima media il suo compagno di banco componeva poesie ammirate dagli insegnanti, come centravanti mostrava grandi doti di goleador ed era corteggiatissimo dalle coetanee. Come competere con lui? Meno agile e meno affascinante, Crovi decise di gareggiare sul terreno della scrittura, ed è forse per questo che non crede all'ispirazione. Da allora si è esercitato in poemetti, reportage, cronache paesane, elzeviri, microstorie, recensioni, racconti, saggi, romanzi, poesie, sceneggiature e drammi: e il fatto di aver sperimentato diversi linguaggi e diverse strutture rappresentative lo ha progressivamente convinto che la letteratura è esperienza insieme di immaginazione e tecniche espressive, di fantasia e autocritica culturale. Cauto di fronte alla naturalezza e all'innocenza, Crovi ha molta fiducia nell'essenzialità e nella semplicità: a proposito della sua scrittura in versi e in prosa la critica ha parlato di "stile lapidario". Ha pubblicato sei libri di poesie, La casa dell'infanzia (1956), L'inverno (1959), Fariseo e publicano (1968), Elogio del disertore (173), Genesi (1974), L'utopia del Natale (1982); le poesie di questi libri utilizzano elementi autobiografici e nell'insieme compongono un racconto di vita personale e familiare; ma l'io e il tu vi si confondono per configurare un'identità esemplare; le raccolte di poesie formano un breviario di vita quotidiana che medita sull'"ambiguità individuale". I cinque romanzi di Crovi mettono in scena, invece, vicende di "alienazione sociale": Carnevale a Milano (1959) racconta di un gruppo di giovani spaesati nell'incipiente benessere milanese degli anni Cinquanta; Il franco tiratore (1968) descrive le strategie immorali di un gruppo di politici che smaniano per il potere; La corsa del topo (1970) studia la dissipazione etica ed economica della società dei consumi attraverso la storia della crisi di una famiglia di industriali; Il mondo nudo (1975) immagina l'apocalisse provocata (in proiezione futura) dalla violenza tecnologico-militare; Ladro di ferragosto (1984) rappresenta la nevrosi di un intellettuale prigioniero del narcisismo della solitudine. La poesie di Crovi, elegie di una civiltà contadina scomparsa, descrivono l'eden di una "condizione naturale" corrotta-trasformata dagli eventi sociali, dalla Storia; mentre i suoi romanzi descrivono gli inferni di una civiltà urbana alla ricerca di una "rigenerazione naturale". Scrittore che rappresenta il regredire e il progredire della civiltà attraverso un mosaico policromo di vizi e virtù individuali e sociali, Crovi è stato definito un «moralista senza moralismi», che indaga per parabole sul se e il perché l'uomo contemporaneo possa ancora dirsi cristiano. Esplicitamente emblematici della ricerca di Crovi sono la fiaba antropologica Fuori del paradiso (1982), storia di Adamo ed Eva che lasciano l'Eden per sperimentare la creatività, e il racconto-breviario La convivenza (1985), minibiografia immaginaria del nuovo Adamo della civiltà postatomica.» Da Autodizionario degli scrittori italiani, Leonardo, Milano 1990

Biobibliografia di Raffaele Crovi

Raffaele Crovi è nato a Calderara di Paderno Dugnano (Milano) il 18 aprile 1934.
È cresciuto a Cola nel paese dei genitori, emigrati in Lombardia per svolgere il mestiere di ambulanti; in questo paese dell'Appennino tosco-emiliano (in provincia di Reggio Emilia), Crovi possiede una casa, la biblioteca e una tomba.
Dopo gli studi medi, ginnasiali e liceali a Correggio, nel 1952 si è trasferito a Milano, dove, nel 1966, si è sposato e dove lavora come scrittore, produttore editoriale e audiovisivo.
Ha lavorato anche a Roma, come operatore politico-partitico nelle file dei cattolici democratici nei periodi 1956-1960, 1991-1994 e 1999-2000, nella Democrazia Cristiana prima e nel Partito Popolare Italiano poi.
Crovi si è laureato in legge con una tesi sulla recidiva penale, ma si è profes-sionalmente dedicato soprattutto all'editoria e alla radiotelevisione.
Dal 1956 al 1960 ha collaborato con la casa editrice Einaudi come assistente di Elio Vittorini, prima come redattore della collana-rivista «I Gettoni» e poi della rivista-collana «il menabò».
Dal 1960 al 1966 è stato vicedirettore editoriale della Mondadori e dal 1967 al 1977 responsabile dei programmi culturali della rai a Milano.
Nel triennio 1978-1980 è stato direttore editoriale della Rusconi Libri e nel triennio 1981-1983 direttore editoriale del gruppo Bompiani-Sonzogno-Etas-Fabbri Libri.
Nel 1984 ha fondato la casa editrice Camunia che nel 1994 ha inserito nel Gruppo Editoriale Giunti, in cui Crovi è diventato assistente generale.
Dal 2000 al 2007 è stato direttore letterario della casa editrice Aragno.
Raffaele Crovi è morto a Milano il 30 agosto 2007.
Crovi è stato critico letterario dei quotidiani «Avvenire», «Corriere della Sera», «Il Giorno», «Italia Oggi» e dei settimanali «Stato Democratico», «Tempo», «Tuttolibri», «La Domenica del Corriere».
Ha inoltre collaborato alle riviste «Leggere», «Galleria», «Il Mulino», «Nuova Corrente», «Il Verri», «Nuovi Argomenti», «L'Europa Letteraria», «Autografo», «Liberal» e «Frontiera».
È stato redattore dei periodici «il menabò», «Settegiorni», «Questitalia», «Concertino» e del quotidiano «Avvenire»; ha diretto le riviste «il belpaese» e «Origini».
Con Enrico Vaime ha elaborato una riduzione scenica di Uomini e no di Elio Vittorini («Sipario», n.
288, aprile 1965); con Gianfranco Bettetini ha firmato la sceneggiatura di Ambrogio a Milano (rai uno, 1975).
Nel triennio 1983-1985 è stato direttore artistico del Teatro Verdi di Milano dove è stata messa in scena con il titolo Quello Stolfo da Ferrara una sua riduzione dell'Orlando Furioso interpretata dalla Compagnia del Buratto; nello stesso periodo per il Teatro Verdi ha ideato e coordinato i primi corsi italiani di creative writing.
Crovi ha tenuto lezioni di tecniche della scrittura all'Università di Urbino e nel 1973-1974 è stato docente di Tecniche della Comunicazione Visiva all'Istituto Universitario di Storia dell'Arte di Parma.
Ha curato e presentato in video tre programmi di informazione culturale: Tuttilibri (rai uno, 1977), Nero su bianco (Antenna Nord, 1979 e 1980) e Terza pagina (rai due, 1983-1984).
Per il quattordicesimo volume di Les écrivains célèbres (opera coordinata da Raymond Queneau e pubblicata dall'editore parigino Mazenod) ha scritto nel 1965 un repertorio degli scrittori italiani del Novecento.
1928. Il padre, Virgilio, e la madre, Elena Ruffini, dello scrittore.
1935. Raffaele Crovi, all'età di un anno, in braccio allo zio Tito Ruffini.
1938. Lo scrittore, a quattro anni, a sinistra nella foto, al mare a Rimini.
1938. Lo scrittore in compagnia del cane Lampo.
1941. Lo scrittore, a sette anni a sinistra nella foto, il giorno della cresima.
1949. Lo scrittore in quinta ginnasio in una foto di gruppo scolastica. Terzo da destra accanto all'insegnante Luisa Da Cal.
1951. Crovi, a sinistra, in compagnia dell'amico di collegio Amos Zanelli.
1953. Crovi, primo da destra, a Milano, in compagnia di un gruppo di amici universitari.
1954. Redazione einaudiana della collana editoriale «I Gettoni». Da sinistra, Giuseppe Grasso, Elio Vittorini, Raffaele Crovi, Vito Camerano.
1954. Crovi, nel centro, in compagnia di Basilio Reale a sinistra e Emilio Isgrò a destra.
1955 - Crovi, col cravattino, membro della Giunta Nazionale del Gruppo Giovanile della DC, in un incontro con una delegazione di giovani politici cinesi.
1956. Ritratto.
1958. Lo scrittore alla guida della sua prima auto.
1962. Crovi all'Isola d'Elba con un'amica inglese.
1963. Crovi all'Isola d'Elba con Geno Pampoloni.
1964. Crovi a destra accanto a Vittorini al Teatro Valli di Reggio Emilia in occasione del secondo convegno del gruppo 63.
1964. Crovi all'Elba con Angelo Romanò e la moglie.
1965. Crovi nella giuria del Premio Isola d'Elba, terzo da destra dopo Lupo Valerio Volpini e Gino Montesanto.
1966. 23 aprile. Crovi il giorno delle nozze con Luisa Scandolo.
1966. Giugno. Crovi a Venezia con la moglie, alla trattoria Malamocco.
1966. Settembre. Crovi a Roma con la moglie.
1967. Ritratto.
1967. Premio Isola d'Elba. Da sinistra Angelo Romano e Alexander Kluge. Da destra, Rodolfo Doni e Raffaele Crovi.
1967. In Rai. In sala moviola.
1969. In Rai, primo a destra, con la regista Carla Ragionieri e lo sceneggiatore Tinin Mantegazza sul set dello sceneggiato Gulliver (musiche di Fabrizio De Andrè)
1970. A Varese, Villa Toeplita, con la moglie.
1970. Crovi a destra, nel momento dell'investitura di membro dell'accademia della Cucina Italiana.
1971. Ritratto.
1972. Crovi a San Martino di Castrozza con il figlio Luca.
1974. Crovi a Diano Marina con il figlio Alessio.
1975. Crovi con la madre a Natale.
1976. Crovi al mare con il figlio Luca a sinistra e il figlio Alessio a destra.
1978. Venezia. Trattoria La Colomba. Crovi secondo da sinistra, tra Zorzi e Italo Alighiero Chiusano.
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1979. Ritratto.
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1979. Crovi, primo a destra, con accanto Milena Milani e Alfredo Barberis.
1979. Crovi con Mario Spinella.
1980. Pranzo di Natale, Crovi, terzo da sinistra, con accanto la moglie e il figlio Alessio.
1980. Crovi premiato come direttore editoriale della Ruscono Libri con la Palma d'Oro del Festival di Bordighera. Primo a sinistra, con accanto il Presidente della Regione Liguria e il libraio Cesare Perfetto.
1980. Crovi, al centro, al Casinò di San Remo, tra Cesare Marchi (a sinistra) e Ivo Ruscigni (a destra).
1980. Crovi a Serravalle Sesia, vincitore del premio di poesia La Gerla d'Oro.
1981. Crovi, direttore editoriale della Bompiani, con di fronte gli assistenti Rosaria Carpinelli e Franco Occhetto.
1981. Crovi, direttore editoriale della Bompiani, con di fronte gli assistenti Rosaria Carpinelli e Franco Occhetto.
1982. Crovi con Alberto Moravia.
1982. Crovi (taglio della foto precedente - Crovi con Alberto Moravia).
1982. Bologna. Crovi vincitore del Premio Gatti con la raccolta di poesie L'utopia del Natale.
1982. Crovi con i due figli e l'on. Danilo Morini alla Festa dell'Amicizia DC di Roteglia (Reggio Emilia).
1982. Biella. Crovi tra Franco Loi a sinistra e Tonino Guerra a destra, tutti e tre finalisti del Premio Biella, vinto da Crovi con il volume L'Utopia del Natale.
1983. Rai. Crovi, conduttore del programma I Giorni di Radio Uno, al microfono in compagnia di Ughetta Lunari.
1985. Crovi, terzo da sinitra, dopo Giovanni Arpino e Primo Levi, finalista con il volume La convivenza, al Premio Aquileia.
1986. Convegno sull'opera di Vittorini nel ventennale della madre dello scrittore siciliano. Da destra Raffaele Crovi, Marco Forti, Giuseppe Grasso.
1990. Venezia. Crovi a destra con Nino Majellaro, autore di L'isola delle comete (Camunia) finalista al Premio Campiello.
1990. Venezia. Crovi con la moglie e i figli.
1991. Ritratto.
1991. Venezia. Crovi, finalista al Campiello con Le parole del padre, a una finestra interna dell'Hotel Danieli.
1991. Crovi presenta Le parole del padre in un club milanese.
1991. Crovi a sinistra, a Villa Campale, residenza di Camilla Salvago Raggi e Marcello Venturi, in compagnia di sua moglie e di Venturi.
1991. Crovi riceve, a Reggio Emilia, il Premio Regium Lepidi dalle mani del Sottosegretario all'Industria Silvia Costa.
1986. Crovi, il primo a destra, a Prato per un convegno sull'opera di Romano Bilenchi, con a fianco Piero Bigongiari.
1993. Venezia. Crovi con i finalisti del premio Campiello. Da destra, Stefano Iacomuzzi, Raffaele Crovi, Gabriele Romagnoli, Antonio Debenedetti, Fulvio Tomizza.
1993. Crovi riceve il Premio Supercampiello per il romanzo La valle dei cavalieri.
1993. Crovi al Premio Campiello con Leonardo Mondadori a destra.
1993. Crovi, a sinistra, ad una presentazione di La valle dei cavalieri in una libreria veneta.
1993. Crovi, secondo da destra, con a fianco Mino Martinazzoli durante una presentazione di La valle dei cavalieri in Lombardia.
1995. Crovi con Carlo Bo ad Urbino in occasione dell'attribuzione del Premio Frantoio al suo romanzo Il santo peccatore.
1995. Crovi, a destra, con accanto gli storici reggiani Clementina Santo e Salvatore Fangareggi, durante la presentazione di Linea gotica sull'Appennino di Clara Borghini Bussi.
1996. Convention per il decennale della casa editrice Camunia fondata e diretta da Crovi. Crovi al centro, Raffaele Nigro a destra.
1996. Convention per il decennale della casa editrice Camunia. Crovi al centro, Giulio Cisco a destra.
1996. Convention per il decennale della casa editrice Camunia. Crovi al centro, Giuseppe Marcenaro a destra.
1996. Convention per il decennale della casa editrice Camunia. Crovi al centro, Angela Bianchini a destra.
1996. Convention per il decennale della casa editrice Camunia. Crovi al centro, Pier Damiano Ori a destra.
1996. Convention per il decennale della casa editrice Camunia. Crovi al centro, Guglielmo Zucconi a destra.
1996. Crovi con Serena Foglia.
1996. Ritratto.
1996. Sulmona. Crovi a destra, con Giuseppe Papponetti (studioso di Ignazio Silone) e Ivanos Ciani (studioso di d'Annunzio e di Renato Serra).
1997. Crovi con Gino Paoli al Festival della Poesia di San Pellegrino, da lui diretto.
1998. Crovi a San Pellegrino, con Yuri Chechi al centro, e Falco Portinari.
1999. Crovi, a sinistra, a Reggio Emilia con Maurizio Festanti, direttore della Biblioteca Panizzi.
1999. Crovi a San Pellegrino, con Mario Rigoni Stern, a sinistra, per la presentazione di Sentieri sotto la neve dello scrittore di Asiago.
2004. Crovi, a destra, a San Pellegrino con accanto Cesare Cavalleri e Edoardo Sanguinetti.
2004. Crovi, a destra, con la moglie, a sinistra, a un matrimonio di una cugina sull'Appennino reggiano.
2004. Crovi con la scrittrice Curzia Ferrari a Campiello (Parma) per il premio Pen Club.
2004. Crovi con la scrittrice Ludovica Ripa di Meana.
2005. Ritratto.